L’adolescenza viene spesso descritta come un momento difficile da superare e nella maggioranza dei casi in famiglia si vivono situazioni turbolente. Nonostante tutto può essere un periodo di grandi opportunità di sviluppo, un periodo di trasformazioni anche positive.
Molti adolescenti presentano difficoltà a contattare le proprie emozioni, a saperle riconoscerle e verbalizzare. Alcuni possono presentare un intelligenza emotiva non arricchita, orientata su un piano pratico e del fare. La dimensione legata alla fantasia, all’introspezione, al pensiero astratto risultano poco utilizzate o utilizzate all’eccesso ( ruminazione mentale). Molte emozioni, in genere quelle socialmente tacciate come “scomode” (rabbia, paura, dolore) vengono neutralizzate, negate, o proiettate all’esterno. Spesso la dimensione relazionale appare superficiale, di facciata con difficoltà di contatto profondo e autentico.
La domanda principale che hanno in testa queste giovani persone riguarda la loro identità: “chi sono io?”. Molti adolescenti hanno bisogno di trovare un proprio spazio autonomo per rispondere a tale domanda e alcuni se accompagnati in questo percorso da un professionista potranno nel modo migliore trovare da sé il proprio posto nel mondo.
L’intervento psicologico prevede consulenze mirate a creare un clima di accoglienza e accettazione per il giovane per parlare di sé, del suo vissuto, nonché delle difficoltà, se vi sono, in termini emotivi-relazionali.
“Non penso di contare qualcosa, ma a volte anche per me il cielo e la terra sono troppo piccoli”
(Kujo Takeko)